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Di che cosa parliamo quando parliamo di Benessere Digitale?

Alla ricerca di un Benessere Digitale

Obiettivi

Si introdurrà il concetto del Benessere Digitale, individuandone le cause sociali e culturali, promuovendo alcune riflessioni generali sul tema.

Viviamo nell’epoca dell’ultra-disponibilità.

Una non consumabile quantità di prodotti, contenuti, informazioni può facilmente e a basso costo essere nella nostra disponibilità. Su Spotify c’è tutta (o quasi) la musica del mondo. Con Amazon ci arriva a casa tutto (o quasi tutto) in una giornata. Su YouTube ogni minuto vengono caricato oltre 500 ore di video gratuiti. TikTok è progettato per essere un canale di intrattenimento infinito. Grazie a Instagram conosciamo angoli di mondo fino a pochi anni fa a esclusivo appannaggio di chi ci abitava. Nessuno ha mai “finito” Netflix…..
Grazie, o a causa del telefono cellulare, ultra-disponibili lo siamo diventati anche noi, in funambolico equilibrio fra conference call, e-mail, messaggi Whatsapp, chat di gruppo.

Che cos’è il benessere digitale

Il benessere digitale è uno stato di buona salute psicofisica derivante da un rapporto sano con le tecnologie digitali.
Si ottiene con comportamenti volti a garantire uno stato di salute psico-fisico adeguato e un equilibrio tra attività online e vita reale.
All'interno del concetto di benessere digitale molta rilevanza viene data al modo in cui gli utenti del web riescono a gestire la sovrastimolazione che deriva dalla connessione permanente creatasi per la sovrapposizione di Internet, social media e smartphone.

Introduzione a cura di Paolo Antonini

DOCENTE

PAOLO ANTONINI

Nel gennaio 2016 fonda ArtsFor_ con Valeria Cantoni e Camilla Invernizzi. Nel 2008 entra in Trivioquadrivio dove si è occupato di apprendimento organizzativo e di ideazione di progetti di comunicazione su base nazionale e internazionale e festival culturali sul territorio. In ambito formativo progetta programmi formativi anche attraverso l’ideazione di Art Based Programs che utilizzano cinema, teatro, musica e arti figurative come strumenti formativi in contesti business. È ideatore del metodo Mind Fitness, dedicato all’apprendimento organizzativo attraverso la lettura di opere d’arte contemporanea. È facilitatore certificato della metodologia Lego Serious Play. È socio fondatore dell’associazione Art For Business.