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Sbagliare e' inevitabile

Perché non esistono certezze ma solo persone certe

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Introduzione

Il fallimento intelligente come presupposto del successo richiede che un errore commesso non venga nascosto o anche lasciato correre, ma venga invece analizzato, capitalizzato e condiviso per renderlo fecondo.

Una conversazione con un bambino di cinque anni ispirò il modello Lean Manufacturing ed il sistema Total Quality Management attraverso cui Toyoda Sakichi rivoluzionò radicalmente l’industria manifatturiera mondiale.

Enzo Ferrari invece, celebrava gli errori da non ripetere esponendoli in una vetrina della sua sala riunioni che qualcuno chiamava simpaticamente "Sala degli Orrori".

Questi e molti altri esempi evidenziano solo una parte della sfida a cui oggi le organizzazioni devono rispondere per imparare valorizzare il potenziale evolutivo degli errori corretti.

Obiettivo

Esaminare la neurobiologia dell’errore ed esplorare il significato dei riferimenti concettuali ai quali riferirsi per adottare una prospettiva funzionale all’introduzione principio del “fallimento intelligente” nel proprio contesto di riferimento.

I temi trattati

Gli errori, in quanto parte integrante di processi cognitivi che funzionano alla perfezione, sono inevitabili ed alcuni di essi hanno un potenziale evolutivo per l’individuo, i gruppi di lavoro e le organizzazioni che li commettono. Secondo Julie Carol Misson dobbiamo costruire sistemi culturali - organizzativi che rendano facili gli errori giusti e difficili quelli sbagliati.

Questa attività fa parte di:

PERCORSI

Sbagliando è successo!

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