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Perché i manager dovrebbero occuparsi di fare innovazione manageriale? Perché è l’unico vero vantaggio competitivo sostenibile nel tempo.

Nel corso degli ultimi 50 anni i principali vantaggi competitivi sono dovuti a innovazione del modello di management e non del modello di business. Esistono infatti differenti tipi di innovazione: operativa, di prodotto/servizio, strategica e ovviamente manageriale. Ogni tipologia di innovazione fornisce un suo contributo nel generare un vantaggio competitivo, tuttavia, se dovessimo organizzare queste forme di innovazione in una gerarchia piramidale, l’innovazione di management si posizionerebbe al livello più alto per creazione di valore e difendibilità competitiva.

L’innovazione manageriale si ottiene modificando significativamente compiti, strutture organizzative e processi che il management deve svolgere.

Durante l’evento, grazie anche alla partecipazione di Julian Birkinshaw - Professor of Strategy and Entrepreneurship e Vice-Dean London Business School, degli autori del libro: “Management Innovation” Vittorio D’Amato Presidente AIADS, Associazione Italiana di Analisi Dinamica dei Sistemi e Elena Tosca - Partner AKRON srl - Centro per lo Sviluppo e l’Innovazione Manageriale e di alcune case history aziendali, ci confronteremo su cosa si intende per innovazione manageriale e cosa la distingue dalle altre forme di innovazione, quali sono i pilastri che costituiscono il modello di management e quali sono i fattori che favoriscono l’innovazione manageriale.

L’evento sarà l’occasione per presentare OMIT: il primo Osservatorio in Italia sulla innovazione manageriale del Terziario, di cui il Prof. Vittorio D’Amato è il Direttore Scientifico.

Lo scopo dell’Osservatorio è quello di aiutare le aziende del terziario a costruire organizzazioni “human centric” in grado di conseguire un vantaggio competitivo sostenibile nel tempo attraverso l’innovazione manageriale.