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Quando innovare il business non basta

Osservatorio OMIT

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Nell’attuale mondo BANI (Brittle, Anxious, Nonlinear, Incomprehensible), le innovazioni di business, inclusa la trasformazione digitale, sono fondamentali, ma da sole non sono in grado di generare un vantaggio competitivo sostenibile nel tempo.

Tali innovazioni, infatti, se non vengono affiancate dalla management innovation, sono destinate a fallire oltre che a generare disengagement, perché si crea un disallineamento profondo.

L’innovazione manageriale si ottiene modificando significativamente i compiti che il management deve svolgere, le strutture organizzative e i processi di management. Per questo, l’innovazione manageriale possiede la particolare capacità di creare un vantaggio competitivo difficilmente replicabile.

La business innovation in assenza di management innovation non è sufficiente, così come una management innovation in assenza di una business innovation è solo teoria. 

Ne parleremo con:

Vittorio D’Amato, Direttore Scientifico OMIT e Presidente AIADS-Associazione Italiana di Analisi Dinamica dei Sistemi

Elena Tosca, Partner AKRON srl - Centro per lo Sviluppo e l’Innovazione Manageriale

Con la partecipazione di:

- Joelle Gallesi, Managing Director Hunters Group & Deputy General Manager EasyHunters

- Alberto Raviolo, Director Epson Europe B.V. e Country Manager Epson Italia

- Emanuele Tamiazzo, Southern Europe Finance Director CHEP 

- Carlo Toja, HR Director RETI Spa

Coordinamento a cura di Nicola Spagnuolo, Direttore CFMT.

L’incontro, oltre a presentare numerosi casi di management innovation, anche di aziende del settore dei servizi, rappresenta una chiamata a riflettere sulla necessità di reinventare il management e di innovare il proprio modello di management.

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