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Una nuova innovazione nel mondo digitale: un corpo per l'intelligenza artificiale. Si tratta di un corpo robotico, un umanoide a cui è possibile impartire ordini semplicemente parlando. L'integrazione di due tecnologie, la robotica e l'AI, che finora erano considerate separate, ci costringe a ripensare noi stessi come esseri umani in un mondo sempre più dominato dalle macchine.

Ogni cultura risponde a questa trasformazione a modo proprio: dall'Arabia Saudita al Giappone, da Singapore all'Italia, il Paese che ha dato inizio a questa rivoluzione molti anni fa.

In Arabia Saudita è nata Sara, il primo robot ginoide del paese, designata come robot ufficiale per l'EXPO 2030. Sara rappresenta il percorso che il Regno Saudita sta già intraprendendo nel campo dell'intelligenza artificiale. Ma non solo: robot per le aziende e per la sicurezza, droni e attrezzi per il lavoro e l'allenamento, nuovi agenti artificiali autonomi che preparano perfino il catering delle linee aeree.

In Giappone, i robot umanoidi che alcuni anni fa si pensava avrebbero invaso i nostri ambienti più familiari, non hanno ottenuto il successo previsto. Pertanto, una nuova creazione artificiale sta guadagnando terreno: il robot avatar, che non parla, ma si esprime a gesti. Questi nuovi robot avatar sono addestrati con le tecniche del teatro muto.

Per somigliare davvero a un essere umano, agli algoritmi di IA mancava una cosa: un corpo. Il prototipo è pronto. Quando li vedremo nelle nostre case?