Eventi
Un viaggio spettacolare nel primo paper del nuovo think tank di Cfmt. Un futuro mai visto prima.
17.00/19.00 Plenaria. Viaggio al centro dell’economia dell’inconoscenza
19.00/20.00 Light dinner. The yellow food experience
20.00/21.00 The Unknowledge Show. Improvvisazione teatrale con il pubblico
Da tempo qualcosa non quadrava. Lo sentivi nell’aria. La tanto celebrata economia della conoscenza, espressione coniata da Peter Drucker, con la quale si intende l’utilizzo delle informazioni e conoscenze per generare valore, stava diventando un disvalore o, meglio, il caos fatto di sistematica falsificazione, manipolazione, confusione e overload dell’informazione supportata anche dall’IA o, meglio, dai deepfake. E, ora, eccoci qua a raccogliere i cocci della conoscenza.
Sorgono dubbi e domande.
Se domina il regno del verosimile che faccio? Che cosa è vero e cosa è falso? Che cosa è veramente rilevante? Dove sono i messaggi affidabili? Quali fonti sono ancora attendibili? È l’inizio di una perdita di controllo dei contenuti? Come posso riconquistare la mia sovranità cognitiva? E cosa può aiutare a contrastare questo fenomeno, anche in azienda? In breve, l’inconsistenza della conoscenza ormai apparecchia tutte le tavole, anche i tavoli delle riunioni in preda al tormento della madre di tutte le domande: se non so più niente, come faccio a decidere? Ecco.
Era giunto il tempo di fissare il vasto problema e tema. Knowledge economy, Unknowledge economy, Nextknowledge economy. Tesi, antitesi e sintesi.
Una triade con fenomeni sovrapposti che si completano e distruggono a vicenda. Una tripartizione con cui ognuno deve fare i conti. In questa fase storica ognuno di noi vive, volente o nolente, contemporaneamente nell’economia della conoscenza, dell’inconoscenza e della nuova conoscenza. Un giorno qua, un giorno là. Spesso inconsapevolmente. Knowledge, unknowledge e nextknowledge. Inseparabili ma, forse, superabili.